Piccoli spoiler in arrivo. Avvisati, mezzo salvati.
Ho tradito e sono stata tradita.
Le emozioni che si scatenano sono infinite, e cambiano da persona a persona, da quelle che vogliono far del male, a quelle che non vogliono. Persone buone e persone cattive, ma si può veramente parlare di persone buone che tradiscono?
Tradire la fiducia di una persona fa male, se non lo viene a sapere consuma te, e se lo viene a sapere distrugge entrambi.
Tutto ne risente. La comunicazione. I segreti. Le cose non dette, o dette male. Le cose dette bene.
Due persone si incontrano e ad un certo punto lo sai, ed è quasi inevitabile, vuoi sapere di più. Quella persona diventa un chiodo fisso. Oppure ti viene un sospetto, per una cosa strana, non abituale. Una sensazione, una intuizione. Ed è quasi inevitabile, quel pensiero diventa un chiodo fisso.
E tu lo sai verso dove stai andando. Esattamente all’interno di un grandissimo casino, da qualsiasi parte tu stia, è solo un grandissimo enorme casino.
E quel chiodo fisso, non va via. Alla fine quando succede non sai più se doveva essere o è accaduto solo perché non potevi schiacciare quel chiodo con altro.
La profezia che si autoavvera.
Proviamo insieme a individuare i protagonisti del tradimento.
Tradito, traditore e l’amante.
Traditore Inatteso
Non ti era mai capitato, anzi eri convint* che non sarebbe mai potuto succedere. Tu credi nella fedeltà e perdere la fiducia di qualcuno per te sarebbe stata la fine. Fino ad oggi. Oggi non capisci più niente. Cerchi di capire se devi mettere tutto in discussione o far tacere tutto subito. Ma non puoi, mettere a tacere quell’assordante battere di martello continuo. E iniziano le micro bugie, le cose non dette, le omissioni.
Traditore Annoiato
Tu che non hai particolarmente senso di fedeltà e che hai bisogno di novità ogni tanto. Tu che non te ne fai cruccio e neanche vanto. Probabilmente scegli compagni di viaggio altrettanto annoiati come te ma sicuramente accompagnat*. Che hanno tanto da perdere come da guadagnare. Tradimento stabile.
Traditore Seriale
Devo davvero spiegarlo? Andiamo avanti.
Tradito consapevole
Il tradito consapevole ha due sotto categorie, quello che ha cercato la verità è quella che se la sente sbattuta in faccia. Questo we mi sono guardata la serie delle Fate Ignoranti e qui troviamo due personaggi, quello di Antonia che la verità se l’è andata a cercare è quello di Annamaria che invece si è sentita svuotare il sacco.
La prima è di quei traditi che hanno bisogno di capire il perché. Hanno fatto qualcosa di sbagliato? O semplicemente hanno qualcosa che non va o manca.
La seconda invece non si era resa conto di niente, ma nella quotidianità si era persa dei dettagli. Ma cigliegina sulla torta, la traditrice vuole restare. Dopo essersi lavata la coscienza, decide che vuole entrambe ma alla luce, senza segreti e ombre. Non vi dico come va a finire sennò faccio spoiler e non mi va.
Tradito inconsapevole
Ma davvero lo devo spiegare? Vabbè qua due paroline posso anche dirle. Persona totalmente avulsa ai dettagli e sfumature. Qualcosa che non va si sente, sempre.
L’amante single
Anche qui abbiamo due sotto categorie. Quella che sa che sei accompagnat* e quella che lo scopre. Mi piace spiegare questa categoria con due personaggi: Michele delle Fate Ignoranti e Sofia di Fedeltà.
Il primo non lo sapeva, ma ha scelto di fare l’amante e prendersi quello che veniva. Senza chiedere e con rispetto. Questa categoria si allontana sopratutto quando il traditore mette in dubbio la sua vita per l’amante single. No, non può essere una sua responsabilità. A metà strada tra non me lo merito o così va tutto bene, che a pensarci bene io a Pasquetta con gli amici ci sto bene.
La seconda, lo sa perfettamente. E accetta il gioco.
Ecco in questa categoria spesso non si sta al proprio posto in silenzio, si spera sempre che la persona scelga proprio noi, e a volte si commettono casini fino ad avvertire il tradito inconsapevole e renderlo consapevole nei peggiori dei modi. Ma così si fa solo del male a tutti. Brutta storia.
L’amante accompagnato
Perfetto amante per il traditore consapevole. Finché l’ago della bilancia pende da una parte e non sta perfettamente immobile a metà.
Eccoci alla resa dei conti e tiriamo le somme.
L’articolo iniziava con l’ammissione di essere stata da entrambe le parti e quindi di essere stata tutti i protagonisti di questa strana storia di mezzo. L’ho vissuta un po’ come Michele stando lì, sapendo che era solo un ponte per cambiare qualcosa. Una cartina tornasole che ti rende consapevole che alcune persone devono per forza attraversa la tua storia e la tua vita, e non sarai più come prima. Perché doveva essere. Perché le cose non accadono per caso, come le persone.
Però voglio chiudere l’articolo facendo una riflessione su Margherita di Fedeltà.
Ansia e meno. Anche molto meno.
Mi sono sempre fermata al mio raggio di azione e conoscenza, non so come la voglia di sapere se qualcuno mi tradisca mi possa spingere ad entrare dentro casa di qualcuno per capire un perché che non sono io. Perché se qualcuno ti tradisce la colpa non è la tua.
Però, c’è sempre un però, sicuramente la serie ha dei tempi molto veloci creati ad arte che mi ha fatto vivere una situazione che conosco con ansia e rabbia, però lei ha colto una incrinatura e ha scavato fino infondo, all’estremo, fino a renderlo reale. Magari sarebbe successo uguale, ma quando si è convinti così forte di una cosa, si porta tutti a convincersi che sia così.
Io non sono una persona gelosa, e nemmeno una che chiede, controlla e smucina. Le poche volte che ho percepito una incrinatura era più per perché la persona di cui avevo paura non era assolutamente paragonabile a me, ma poi facendo un respiro profondo, mi dicevo che se quella era la mia antagonista un buon motivo c’era. E mi incamminavo per altri lidi. Con calma. Respirando.
Questo articolo nasce il giorno in cui mi sono ritrovata a contare i profilattici che avevo in casa (due anni fa, forse un po’ prima) e si chiude oggi con l’ultima puntata delle fate ignoranti. A volte ci vuole solo tempo.
Forse di tutte, Michele, ma Annamaria ha tutta la mia più profonda stima.