Le PAROLE hanno un potere molto forte per me. E ogni anno, quando tiro le somme, scelgo una parola per l’anno passato e provo a sceglierne una guida per l’anno che verrà.
Per questo 2021 ho scelto SCELTE.
Settembre 2021 ha significato tornare a vivere. O almeno per me lo è stato.
E’ stato il mese in cui ho veramente sentito che, in un modo o in un altro, dovevamo tronare alla vita, ad una nuova normalità. Siamo cambiati, tanto e tutti. Questo anno e mezzo ci ha lasciato dentro tante di quelle ferite che piano piano (forse) assopiremo. Come facciamo con le separazioni, con le perdite, con i lutti. Come facciamo con gli sbagli. Impariamo a conviverci.
Le ferite sono tutte di dimensioni, colori e profondità diverse, però nascono da un accadimento: una scelta e una conseguenza.
Tutta la nostra vita è permeata di scelte, ma mai come quest’anno ci hanno unito e diviso. E quindi?
Scegliamo di seguire le regole o di infrangerle. Scegliamo di cambiare città, cambiare lavoro, di mollarlo il lavoro. Scegliamo di sposarci o lasciarci. Scegliamo di avere un figlio, un cane. Scegliamo di vaccinarci, di non farlo. Di scrivere un commento sotto un post o di ripeterci come un mantra, no, non mi avrete, non cadrò nella vostra trappola, non cedo, non vi rispondo. Scegliamo. E tutte queste scelte hanno delle conseguenze bene precise che lasciano delle ferite nelle nostra vite. Lo hanno sempre fatto, quest’anno di più.
A volte delle sbucciature, a volte delle escoriazioni. Alcune volte però ti posizionano nettamente da una parte o dall’altre di una barricata, di qua o di la. Un taglio netto nella carne, che ti accompagna per molto tempo, finché non sana.
Pensate che le scelte, e le conseguenze, a volte siano dettate da altri? Probabile. Ma sei tu e il tuo modo di affrontare quella scelta, che fa sì che la conseguenza sia poi una tua scelta. Contorto lo so, ma rileggilo, vedrai che ha un senso.
Ho assistito a scene di persone che dichiaravano di non essere vaccinate all’interno di uno spazio chiuso e vedere il vuoto crearsi intorno, con il disagio e la consapevolezza dell’isolamento attorno a se. Scelte e conseguenze.
Ho visto persone lasciare un lavoro per una vita più indipendente, ma non dormono per il mutuo. Scelte e conseguenze.
Ho visto persone viaggiare, perchè io sono un travel wanderlust, ma tornare e infettare la persona più cara. Scelte e conseguenze.
Ho visto fare figli, prendere cani, comprare un monopattino, rifare tutte le finestre, pannelli fotovoltaici sui tetti, mollare. Scelte e conseguenze.
E io?
Quest’anno
- ho scelto di pensare a me in primis. Pensavo fosse l’anno del riempire dopo il vuoto, ma non volevo farlo con qualsiasi cosa, solo per la fretta di farlo. Sono stata molto da sola, a scavare dentro di me per capire cosa volevo essere. E’ stato difficile, e spesso doloroso, ma felice di averlo fatto.
- ho scelto di vaccinarmi, tre volte
- ho scelto le persone che voglio al mio fianco, tra quelle vecchie, ma sopratutto quelle nuove, perchè mi fanno sentire una persona migliore e mi spronano a mettermi in discussione
- ho scelto a chi dedicare il mio tempo, e chi non se lo meritava, o non se lo merita proprio più
- ho scelto di uscire solo quando mi andava e con chi volevo io, senza forzarmi
- ho scelto per chi cucinare
- ho scelto di fare le cose che mi piacciono, sopratutto perchè ho capito chi e cosa mi piace, ora resta scegliere quando
Tutte queste scelte hanno portato con se delle conseguenze, a volte dolorose, ma così doveva andare, e forse doveva accadere molto prima. O forse, doveva andare proprio così.
Iniziamo l’anno con delle nuove scelte, con dei nuovi desideri, con delle nuove aspettative, delle nuove check list, dei nuovi up, nuovi down, e nuovi burn out. Eccoci qua a poche ore dalla serata di capodanno, che abbiamo passato di nuovo da soli, o in pochi, o in tanti… parliamo sempre di scelte, e di conseguenze.
Non credo che le scelte siano conseguenza di dettami di altri. Le scelte sono sempre le nostre. E ogni scelta porta una conseguenza. E io, le mie, le chiamerò cicatrici. Ci sono quelle più lievi, quelle più profonde, quelle più chiare, quelle di un viola scuro, quelle fine e quelle larghe qualche millimetro.
E io sfiorerò le mie cicatrici, per le scelte fatte e le loro conseguenze. Le accarezzerò per non dimenticare.
Buon 2022. E’ ora di riempire.
Grande processo introspettivo hai fatto💪😉🤟
Grazie 🤩