Il 21 dicembre scende in mezzo a noi El Espiritu de la Navidad.
Esatto in Spagnolo. Non in Italiano.
Lo Spirito del Natale mi ricorda tanto “A Christmas Carol” il racconto di Dickens, dove Ebenezer Scrooge si scontra con la sua avidità e con l’aiuto di tre spiriti, Natale presente, passato e futuro, ritroverà il giusto spirito di compassione, condivisione e amore che bisognerebbe tanto avere in questo periodo dell’anno. Beh, ora che ci penso l’anno prossimo accoglierò El Espiritu de la Navidad guardando A Christmas Carol.
It makes sense!
Tornando a noi il 21 sera coincide con il solstizio d’inverno, data che segna il giorno dell’anno con la notte più lunga. Da oggi le giornate iniziano ad allungarsi di nuovo. Per questo motivo, bisognerebbe accoglierlo con le persone care in un ambiente sereno a circondato dagli amici più cari, lasciando la vigilia e il Natale alla famiglia. Bisognerebbe sedersi e riflettere su cosa si è dato e ricevuto, e cosa si voglia ricevere e dare per i prossimi 365 giorni.
Io questa tradizione la porto avanti da quando ho circa 10 anni e ogni 21 sera prima di andare a dormire prendo un foglio di carta e scrivo tutti i miei desideri, sia nel dare che nel ricevere.
Da piccola erano molto materiali, ora sono sempre più obiettivi. Quasi sempre.
Li rileggo attentamente e poi….
il foglio di carta e lo metto dentro l’albero. Da quando ho i gatti lo nascondo dentro il presepe, con la speranza che il giorno dopo non lo ritrovi in mille coriandoli, ma quest’anno si stanno comportando bene.
E vado a dormire.
La mattina dopo, a colazione riprendo una scatolina dove ho riposto i desideri dell’anno precedente. Ecco quest’azione non ha poche difficoltà, visto che non mi ricordo quasi mai dove l’ho messa, e i settordici milioni di traslochi non aiutano, ma alla fine la ritrovo sempre. La apro e srotolo ogni singolo desiderio.
Infatti i desideri vanno poi tagliati uno per uno e ripiegati su se stessi.
Rimarrete stupiti di quanto, anno per anno i desideri cambino. 365 giorni, a volte 366, sono tanti e si cambia tanto, spesso perché si vuole, spesso perché devi.
Stasera, a fine giornata, prima di sdraiarmi sul divano, sto prendendo un pezzo di carta e una penna, e sto fissando quel foglio a lungo.
Tanto a lungo.
Per poi rendermi conto che quest’anno non ho poco e niente da desiderare. Forse un desiderio. Uno solo.
Quest’anno sto. Va bene così.
Poi, ho una check list che dio scansate, me ne riparliamo un’altra volta. Con l’anno nuovo.