Le foto con iL Papo per la festa del Papo

Oramai IG e FB ti ricordano tutto, sono la miglior agenda di vita esistente.

A volte di ricordi belli, a volte di brutti.

Quindi stamattina quando mi sveglio e rivivo i ricordi mi rendo conto che pubblico sempre le stesse tre foto. Ma nell’ultimo anno purtroppo di foto con il mio Papo non ne ho fatte. Qualcosa di più di un anno perché noi, “terroni” al Nord scendiamo solo per le feste comandate. 

Eh si, ragazzi, fatela finita, Roma è Roma, Roma è bella, ma dai su.

Quindi decido di scendere giù in cantina a prendere le foto, che dopo due anni nella nuova casa non ho ancora portato su. Dopo cinque traslochi in tre anni, stanno ancora nelle scatole con su scritto FOTO. Non foto con tizio, foto con caio, foto con Sempronio. Ma sopratutto non FOTO CON PAPO.

Allora consiglio non richiesto, ma ve la butto lì comunque: NON APRITE MAI, MA MAI UNA SCATOLA CON SCRITTO FOTO.

Ho tirato fuori dei reperti antichissimi che levati.

In ogni caso torniamo al tema: come tanti di noi nell’ultimo anno le foto sono state poche, anzi pochissime. Con mio padre l’ultima al battesimo della nostra meravigliosa Eva. Un selfie fatto veloce a pranzo con la promessa di ritornare prestissimo.

Non vi nego che quest’anno sono stata super in apprensione. Lo sappiamo che gli uomini sono testardi, e non sopportano le restrizioni. Non ci sono abituati. E lontana quasi 600 km gli ripetevo il mantra: Papo mettiti la mascherina, mi raccomando stai attento, lo so che ti annoi e che ha scaricato tutta la libreria di Amazon Kindle, ma devi stare attento.

“Very! Giuro, me la abbasso solo quando sto sullo scooter.”

Non sono mai scesa, neanche l’estate. Ho una nonna che adesso ha 100 anni, ma me aveva 99 duranti i primi due lockdown.

Potevo eh! Ho comunque pensato che la Lombardia è sempre stata super a rischio e io il primo tampone l’ho fatto a settembre per lavoro. Che poi avrei potuto farlo prima e scendere.

Ma vi immaginate io additata per aver ammazzato la vecchia? No way.

Quante volte ho pensato: e se quel Natale fosse stato l’ultima volta? (Si Papo, puoi grattarti! Anzi mi gratto anche io!)

Quindi ribadisco il sentimento di qualche anno fa (2017): me lo avevano detto che sarebbe arrivato il momento in cui non saresti più stato tu a preoccuparti per me (anche se so che lo fai, ma sai anche di avere un figlia super cazzuta, che la fa per tre), ma ora sono io a preoccuparmi per te, anche perché senza, ce la farei comunque, ma con tanta difficoltà in più.

E penso a tutti quelli che invece il a Papo lo hanno perso prima della pandemia, per colpa della pandemia. Non saprei cosa dire a loro.

Quindi sono immensamente grata per questa fortuna di averti ancora, e prometto di cercare di farti annoiare il meno possibile, perché purtroppo, ci vuole ancora un po’ di pazienza.

Ma io ho ancora bisogno di te.

Ti voglio bene.

So che te lo ripeto tutti i giorni, ma va detto sempre. Come non andare a dormire arrabbiati.

2 pensieri riguardo “Le foto con iL Papo per la festa del Papo

  1. un bellissimo pensiero al tuo papà.
    Non condivido la tua espressione “noi, terroni del nord…” è un autoetichettarsi che contribuisce a rafforzare quei fenomeni di razzismo che vediamo ancora oggi, contro noi meridionali.

    1. Tra le altre cose mi hai fatto notare che volevo dire al invece che del 😅 comunque capisco e in parto concordo, però si capisce che è un articolo in parte goliardico anche se profondo. Io non rientro da un anno e mezzo ed era un mo come lavarmi il senso di colpa. Se mi viene in mente una parola alternativa la cambio che mantenga il senso lo cambio. 😊

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