La mia Milano

Dove eravamo rimasti?

Ah già, al primo giorno della mia nuova avventura.

Il primo pensiero che mi affiora la mente quando apro gli occhi va al primo giorno che sono arrivata a Milano.

Una città che non conoscevo e che mi ha incantato da subito.

Sembra ovvio, ma col senno di poi, non così tanto.

Passeggiavo da Missori a Repubblica con Google Maps connesso costantemente, e scrissi proprio su FB: “ci deve voler un genio dell’urbanistica a mettere in fila tre strade che si chiamano Giuseppe Mazzini, Giuseppe Mengoni e Alssandro Manzoni! Facile perdersi!”.

Ed era solo l’inizio.

Mi sono persa, più volte, ma solo per amarla ancora di più.

Non ero mai stata a Milano e non avevo amici.
Non conoscevo nessuno, ma tanto, era solo per qualche mese, mi ripetevo.
In quel momento non avevo la minima idea che a breve mi ci sarei trasferita e sarebbero bastati solo 908 giorni per innamorarmi.

Invece, arrivo una domenica di fine Ottobre per restarci un po’, con una valigia pesantissima piena di paure ed emozioni, e inizio a scoprire il mio quartiere: Sempione.

Tutto chiuso.

La prima scoperta è stata che Milano nei weekend si svuota. 🙂

Mi avevano detto che una come me a Milano non sarebbe stata capita, troppo espansiva per una città così fredda, e io che parlo anche con gli animali….

Quindi? direte
Eccomi, eccomi!

Vi racconto Milano con i miei occhi.

ARCO della PACE/SEMPIONE/SARPI

Mercato di Via Fauchè

Dovete andarci! Davanti all’Esselunga ci sta il mio banco del pesce di fiducia, io ci andavo alle 7 del mattino ed era meraviglioso.

Andando verso sx ci sono due signori da cui prendevo la frutta e la verdura. Vi chiederete come li ho scelti? Beh, sono quelli che hanno più signore in fila! Quindi: o sono dei Don Giovanni o hanno la roba buona. E poi i formaggi, le spezie, i porcini quando era stagione.

Accanto al pescivendolo invece c’è un fioraio da cui ho preso tutte le piante del mio terrazzo. Oltre a portarmi i 5 sacchi di terra che ho comprato, convinta di riuscire a portarli da sola, mi dava un sacco di consigli su quali piante prendere, visto il poco sole che arrivava da me, e come curarle quando il mio pollice verde verteva verso il nero.

La colazione rigorosamente da I Dolci di Namura: caffè americano, cornetto e sigaretta. Forse solo dopo tre mesi sono riuscita a non fargli storcere più il naso quando dicevo cornetto semplice invece di brioche vuota.

Aperitivo invece vi consiglio Enoteca Decanter o il Living. Il primo mi ha salvato non sapete quante volte quando l’Esselunga era chiusa, in quelle serate in cui un bicchiere di vino era più che necessario. Dal primo “porcoddue” urlato al telefono perché ancora al lavoro, non si sono scordati più di me.

Al Living, invece, la bellezza di non dover alzarti per forza per mangiare qualcosa e sgomitare come se non avessi mangiato dal ’72! Ti portano qualcosa al tavolo, che diciamoci la verità, basta e avanza per l’aperitivo!

Per cena invece potrei darvi il numero della mia vicina, che ha mappato tutta la zona con dovizia di particolari e recensioni, ma mi ucciderebbe.

Io, invece, mangio solo, dove mi sento a casa e quindi i consigli sono:

La Cantina del Giannone

Inutile ogni tipo di recensione. Il mio posto. La mia casa.
Chiunque venisse a Milano lo portavo li.
Chiunque mi chiedesse un consiglio di dove portare una persona importante, speciale, li mandavo li. E li mando tuttora.

Menù vario: carne, pesce, primi, secondi. Dolci. Vini. Tutto perfetto.

Il mio piatto preferito: L’uovo pochè in kataifi.

Non vi dico altro. Se c’è Ulderico ditegli che vi ho mandato io.

 

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Pisco

Questo posto me l’ha fatto conoscere la mia amica Laura e non ho smesso di frequentarlo. Venivo qui per il pesce, ma soprattutto perché mi trattavano come una di casa.
Da provare il pecorino morbido che vi portano a fine pasto. Quindi, lasciatevi un posticino perché non potete perdervelo!

El Porteño

Non mangio molta carne. Non la compro quasi mai per cucinarla a casa, a meno che non ho ospiti. Ma se volevo mangiare una carne di ottima, venivo qui.

Divertente la faccia del cameriere quando chiedevo la carne Kobe da asporto per i miei gatti!

BRERA/GARIBALDI/MOSCOVA

 Vi parlo di un altro posto che per me è come casa. Anzi no, è proprio casa.

Ho conosciuto Mary e Max quasi subito.

Il dehor esterno è accogliente sia d’estate sia d’inverno e si può fumare.
Le piadine, le insalate mi hanno accompagnato tutta l’estate e gli inverni, invece, venivano scaldati con zuppe varie di cereali, legumi e verdure.

Poi con i miei colleghi, che sono diventati più amici che colleghi, è diventato il nostro appuntamento per gli aperitivi.
La scelta dei vini è curata direttamente da Max e sono veramente ricercati e buoni.

Vi consiglo, a chi piacciono le bollicine, di provare il loro Crudò.

Dimenticavo è anche un Tabacchi.

Bar del Carmine.

Se passate da quelle parti fate il mio nome. Vi sentireste a casa comunque, ma salutateli per me!

 

A pranzo la cosa più facile e veloce è un panino e sotto l’ufficio c’è una piazzetta carinissima con un kiosko verde e dei tavolini. Per me Bailamme Bistrot era un modo per staccare un attimo e godermi il sole delle giornate primaverili milanesi. Quindi, se volete un break e uno dei panini più buoni che io abbia mai mangiato, passate in Foro Buonaparte 18.

Il mio preferito era brie, cotto o tacchino, pomodoro e insalata. Schiacciato ovviamente.

Sembrerebbe che solo i romani lo chiedano cosi.

Ecco, se andate di fretta no, preparare quei panini è un’arte e per l’arte ci vuole tempo.

Se avete voglia di un caffè invece un posto che vi consiglio:

Toldo: te lo preparano con una pallina di gelato che cambia ogni giorno.
Il Croccante il mio preferito!
Uno dei gelati più buoni a Milano.

toldo

Parlando di aperitivi, molto carino è La Tartina

Per noi romani le tartine di Antonini ci hanno visto crescere. Ecco, sono molto simili, solo che più buone e più varie. Ingredienti genuini e ricercati, soprattutto per i salumi. Provate la pancetta al miele!

Anche la scelta dei vini è interessante.

Un posto che frequentavo spesso era Pandenus a Piazza Moscova. Incontri sempre qualcuno e mentre stai fuori a bere un bicchiere di vino, loro passano con le pinze di pizza calda!

IMG_3417

Di Pandenus a Milano ce ne sono 4, ma io ho frequentato praticamente solo questo.

Altri posti da provare:

Slow Sud
Pourquoi Pas Cafè Brasserie
Parma & Co.
Temakinho
California Bakery
Bomaki
La Langosteria
Bon Wei

Questa la mia Milano.

La mia casa.

3 pensieri riguardo “La mia Milano

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