Chiedere fa paura. Almeno a me.

Vi è mai capitato di guardarvi allo specchio e chiedervi: “Perché a me non mi aiuta mai nessuno?”. “Perché devo fare tutto da sola?”

Noi siamo quelle che vanno all’Ikea da sole e ci ritroviamo con due mobili alti 236cm, una cassettiera Malm, e 12 buste piene di tovaglioli, candele, buste salvaspazio, 15 divisori per cassetti (tanto prima o poi ti deciderai di metterli n ordine la cabina armadio), il tutto infilato dentro una Smart! E sapevi di riuscirci solo perché siamo la generazione di Tetris.

Noi siamo quelle che vanno al supermercato perché “c’è l’offerta!” e usciamo con 2 casse d’acqua, due di vini e una scatola di birra. Totale 30kg. Tanto quando ci ricapiti al supermercato con la macchina.

Noi siamo quelle che con un video Youtube diventiamo Mac Giver: aggiustiamo prese elettriche, sostituiamo scaldabagni il 12 agosto, cambiamo gomme quando si bucano, colleghiamo il decoder a qualsiasi cosa pur di vedere la partita.

Noi siamo quelle che se lo fanno da se, perché fanno prima.

Lo diciamo, agli altri, ma soprattutto a noi stesse.

Quando poi lo condividi con qualcuno, davanti ti trovi due tipi di risposta:

  1. Quelle che sodalizzano con te. “A chi lo dici!”
  2. Quelle che sono Wonderwoman! “Ma tanto ora che lo chiedi: facciamo prima da sole!”

Ecco io faccio parte della seconda specie.

Però in fondo ci dispiace. Ci dispiace fare le cose da sole. Viviamo in un limbo fra senso di soddisfazione e di abbandono.

Vi racconto questo perché non tutti sanno che vivo da sola da molto tempo, da più di due anni ho vissuto in un’altra città, mia madre vive all’estero e mio padre sta più fuori che a Roma, e sono riuscita a fare 4 traslochi in 5 anni, due negli ultimi 4 mesi. Devo ammettere che sono provata. E nonostante io abbia avuto degli aiuti incredibili e impagabili, non ho chiesto aiuto.
Averlo ricevuto mi ha veramente spiazzato e commosso.

Ma definiamo aiuto.

aiuto
a·iù·to/

sostantivo maschile
Garzanti

  1. opera che si presta in favore di qualcuno in difficoltà; appoggio, collaborazione: chiedere, invocare, porgere aiuto;correre, venire in aiuto; essere d’aiuto; dare un aiuto | aiuto!, invocazione di soccorso

Google ci dice invece che

  1. 1. Protezione, assistenza, soccorso prestato a qualcuno che si trovi in difficoltà o in pericolo. “dare”

Personalmente, intendo “aiuto” quando si avrebbe bisogno di supporto, sostegno o anche solo due chiacchiere e un bicchiere di vino (vabbè più di uno! Tanto lo so che dei miei amici non ci crede nessuno!), per condividere momenti difficili.

Ma torniamo al nostro discorso: avete provato mai a chiedere aiuto?

Io non chiedo aiuto. Non ho mai chiesto aiuto, neanche quando ero fidanzata, neanche quando vivevo in casa con i miei. La paura di ricevere un NO e sentirmi rifiutata (perché questo poi è il nocciolo della questione) era così grande che ho imparato a fare le cose da me, sperando, prima o poi, in un principe in calzamaglia azzurra che mi venisse a salvare. Mi ripetevo, e mi ripeto ancora, ma non è ovvio che ho bisogno di una mano? Dovrebbe venire spontaneo, no?

Beh, vi svelo un segreto: aiutare non è né così ovvio, né così spontaneo.

Ma cosa potrebbe accadere se chiediamo aiuto?

Potrebbero dirvi di no. E ci rimarrete male all’inizio. Avrete scoperto alcune cose fondamentali della persona oggetto della vostra richiesta d’aiuto. Se è generosa, se ha piacere ad aiutare, a essere utile per qualcun altro, o se al contrario non lo è. E questo non vuol dire che sia una persona buona o cattiva, fa solo parte della persona che avete davanti e dovete decidere se accettarlo o no, ma questa è un’altra storia, e ve la racconterò un’altra volta.

Ovvio poi ci sono gli stronzi! Quelli lasciateli perdere ;).

Però, potrebbero anche dirvi di sì. E ne sarete felici!

Chiedere sempre. Chiedere aiuto non fa di te una persona più debole, solo più consapevole.

Chiedere aiuto fa paura a molte persone, o almeno fa paura a me. Ancora.

Ma sto imparando a chiedere.

E comunque il principe azzurro lo sto ancora aspettando! 😉

3 pensieri riguardo “Chiedere fa paura. Almeno a me.

  1. Chi fa da sé fa per tre! Comunque dobbiamo anche accettare i nostri limiti e chiedere, per un no non succede nulla, si impara anche ad accettare i no e a “vedere” che ci sono persone disponibili e che talvolta siamo noi a non rendercene conto. Auguri per il principe azzurro! (non esistono ;))

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