Nella vita ho festeggiato ogni San Valentino dall’età di 13 anni. Ci credereste se vi dico che non ne ricordo neanche uno?

E ho amato. Cazzo se ho amato. Ho amato con tutta me stessa. Con tutte le forze, con tutta la passione, finché è durato. Senza rimpianti.

Ho amato il primo amore, con tutta la speranza delle favole,
ho amato chi mi ha amato ma non era abbastanza,
ho amato chi mi ha ferito così profondamente che il mio cuore non è stato più lo stesso,
ho amato chi non mi voleva, chi non mi ha scelta.
Ho amato chi mi ha deluso, chi mi ha ingannato, chi mi ha offeso.
Ho amato chi voleva spegnere la mia luce.

E amo. Amo ancora. In modo diverso, ma amo ancora.

Amo chi mi ama incondizionatamente sapendo chi e cosa sono.
Amo chi resta accanto a me, nonostante io continui a fuggire.
Amo chi nei giorni più bui mi indica la strada per ritrovare la luce in me.
Amo chi mi rapisce la testa con l’intelligenza, chi mi da le scosse solo standomi vicino.
Amo chi m’incuriosisce, chi mi colpisce, chi mi stupisce.
Amo chi non riesce a smettere di guardarmi negli occhi.
Amo chi dal primo momento mi ha fatto capire che, senza, non avrei mai più potuto vivere.

Non ricordo nessun San Valentino, è vero. Ma ricordo ogni compleanno, ogni cena, ogni risata, ogni lacrima.

E grazie a Dio, sento ancora le farfalle.

Ho amato. Cazzo se ho amato. E amo, cazzo se amo. In modo diverso, ma amo.

Forse amerò di nuovo solo quando troverò qualcuno che scelga di essere libero accanto a me.